sabato 26 novembre 2011

POSSIAMO VOLARE SOLO SE CI TENIAMO ABBRACCIATI





Se accanto a te c'è qualcuno che soffre, piangi con lui. Se c'è qualcuno che è felice, ridi con lui. L'amore vede e guarda, ode e ascolta. Amare è partecipare, completamente, con tutto l'essere. Chi ama scopre in sé infinite risorse di consolazione e di compartecipazione. Siamo angeli con un'ala sola: possiamo volare solo se ci teniamo abbracciati.

B. Ferrero

PARLAMI AMICO





Parlami, amico
Ascolta ciò che dico
Se non mi parli il cielo
Resta tagliato in due
E le parole amare, mie e tue
Poi diventano un mare
Che non sappiamo più attraversare
Ma se prima che tutto si rovini
Ci sediamo vicini
E ne parliamo insieme
Allora le parole sono un seme
Che poi diventa un albero
Che poi diventa un bosco
Dove mi riconosci, e io ti riconosco
Ascolti ciò che dico
Ci pensi, e se ti piace
Tu ritorni mio amico:
E questa qui è la pace.
SPETTA A NOI LA SCELTA DI SEMINARE...GRANO O GRAMIGNA...L'ARBITRIO DI FARE DEL BENE O DEL MALE!

Bruno Tognolini

ASPETTARSI TANTO





Se saprai starmi vicino e potremo essere diversi, se il sole illuminerà entrambi senza che le nostre ombre si sovrappongano, se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo e, insieme al mondo, piangere, ridere, vivere. Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo e non il ricordo di come eravamo, se sapremo darci l’un l’altro senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo, se il tuo corpo canterà con il mio, perché insieme è gioia… Allora sarà amore e non sarà stato vano aspettarsi tanto...


Pablo Neruda

venerdì 25 novembre 2011

UNA PRATICA DIFFUSA





Una pratica, che noto, molto diffusa su fb, è comunicare attraverso la musica, immagini o aforismi.. cercando di far arrivare il "messaggio" ad un destinatario consapevole o meno, di essere stato reo di qualche colpa o oggetto di qualche piacevole sentimento; ma questo tipo di comunicazione
risultando piuttosto ambigua, e indirizzata a tutti e a nessuno, crea sempre molte incomprensioni e situazioni difficili da risolvere per il complesso meccanismo di traduzione-interpretazione spesso errata, che si instaura, e per il destinatario incerto, tanto che tutti possono sentirsi oggetto di tale "interesse"..
Questo meccanismo perverso provoca più ferite di una battaglia, e più incomprensioni di un ipotetico dialogo tra Cinese e Italiano, (dialogo telefonico, poiché di persona ci si capirebbe sicuramente meglio!)
La rete dovrebbe essere usata con responsabilità e coerenza, con coscienza e sensibilità, quindi si dovrebbe far seguire sempre un messaggio ambiguo da uno certo, dove sia presente un mittente, un destinatario e dove il mezzo di comunicazione, il codice di linguaggio, sia riconosciuto da entrambi.
Ogni forma di fraintendimento genera altre incomprensioni e amplia il divario e la lontananza tra gli individui, e visto che siamo qui per parlare, e comunicare, per conoscere e farci conoscere, cerchiamo di farlo nel modo più corretto e efficace possibile, assumendoci le responsabilità di ciò che asseriamo, non nascondendoci dietro frasi che possono far del male.. che possono far soffrire, ma di cui possiamo sempre dire.. "non è vero, non era rivolto a te!"
Affidarci alla musica, alle immagini, agli aforismi per dire e non dire qualcosa che ci preme comunicare genera solo incomprensioni, se vi accorgete di aver involontariamente creato dei dispiaceri cercate di riparare, impariamo ad essere più coerenti e più coraggiosi, e cerchiamo di comunicare nel modo più giusto e più trasparente possibile per avvicinare, per sviluppare il dialogo, per essere amici anche se virtuali .. e mai per allontanare.

Siria Sereni

giovedì 24 novembre 2011

IL VOLER BENE SI DIMOSTRA SEMPRE







Cesare Pavese diceva "Tu sarai amato, il giorno in cui potrai
mostrare la tua debolezza senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza."

Perdiamo affetti preziosi quando non sappiamo assumerci la responsabilità di quello che diciamo o che facciamo.
Dire "Ti voglio bene" è facile, e dovrebbe essere altrettanto facile dimostrarlo, specialmente si si "sente" ciò che si dice.
Ogni ferita che regaliamo all'altro non sparirà mai, e continuerà a sanguinare per tutta la vita, specialmente se ve ne aggiungiamo altre, e quando ne regaliamo molte .. "volutamente"... o meno, incidiamo profondamente sul carattere e sull'essenza di quella persona, perché sono le esperienze che modificano e condizionano un comportamento, un modo di sentire.. e di essere, e questo accade soprattutto se siamo i depositari del quell'amore e/o di quell' affetto.

Sentirsi responsabili per ciò che si è fatto, è importante, e ognuno di noi deve essere in grado di valutare attentamente le conseguenze delle proprie azioni per porre rimedio a quelle ferite che, così superficialmente, abbiamo regalato.

Ecco a cosa serve la comunicazione, a spiegare i nostri comportamenti per permettere di essere compresi e per mitigare quel dolore. Ecco perché è sempre importante non solo sentirsi consapevoli e responsabili di come si agisce ma anche saper riconoscere i propri sbagli per chiedere scusa, per calmare quella sofferenza con un sorriso e con una carezza mai ambigua ma diretta, le ferite non spariranno, ma forse se si riuscisse a sostituire i ricordi negativi con tanti positivi, caldi e affettuosi.. che annullino tutti quelli più sofferti, potremmo sorridere a nostra volta.. e scoprire di sentirci bene come mai prima.

La consapevolezza è importantissima, e lo sarà sempre se teniamo agli affetti a cui abbiamo detto , un giorno, di "Voler bene"...


Siria Sereni

BENEDIZIONE








Che tu possa avere dei muri per il vento,
un tetto per la pioggia,
una tazza di the davanti al fuoco,
risate per rallegrarti, quelli che ami accanto,
e tutto ciò che il tuo cuore desidera.

(Benedizione gaelica)

mercoledì 23 novembre 2011

L'UOMO E LA DONNA



Dipinto Mark Spain




L’uomo è la più elevata delle creature. 
La donna è il più sublime degli ideali. 
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare. 
Il trono esalta, l’altare santifica. 
L’uomo è il cervello. La donna il cuore. 
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce Amore.
La luce feconda, l’Amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia. La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile; l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande;
la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un Codice. La donna un Vangelo.
Il Codice corregge, il Vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola. La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un Tempio. La donna il Santuario
Dinanzi al Tempio ci scopriamo;
davanti al Santuario ci inginocchiamo.
Infine:
l’uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.

Victor Hugo

LACRIME


Tu non le puoi vedere;
io sì. 

Terse, rotonde, tiepide. 
Lentamente
vanno al loro destino:
lentamente, per indugiare
più a lungo sulla tua carne.
Vanno verso il nulla; non sono
che questo il loro scorrere.
E una traccia, verticale,
che si cancella subito.
Astri?
Tu
non le puoi baciare.
Le bacio io per te.
Hanno un sapore; sanno
dei succhi del mondo.
Che gusto nero e denso
di terra, di sole, di mare!
Restano un istante
nel bacio, indecise
fra la tua carne fredda
e le mie labbra; infine
io le prendo. E non so
se erano davvero per me.
Perché io non so nulla.
Sono stelle, o segni,
sono condanne o aurore?
Né guardando né coi baci
ho imparato che cos’erano.
Ciò che vogliono resta
là indietro, tutto ignoto.
E così pure il loro nome.

(Se le chiamassi lacrime
nessuno capirebbe).

Pedro Salinas

martedì 22 novembre 2011

I SENSI



  • Il brillar delle stelle si apprezza nel silenzio della notte, a cielo limpido. Gli occhi dell'anima sanno vedere ben oltre la visuale; colori e spazi stimolano gli occhi di chi coltiva desideri di conoscenze nuove. I sensi sono come strumenti preziosi, se accordati con i reali bisogni dell'uomo; quando gli occhi imprigionano immagini fascinose, quando l'udito s'incanta per parole e melodie piacevoli, quando l'odorato è catturato da profumi maliziosi, quando il tatto si compiace di morbide sensazioni e il gusto è appagato da desiderate ghiottonerie... chi potrebbe tradurre in parole queste ricchezze racchiuse nel mistero della vita umana?


    Lorella Butturini

SENSIBILITA'





La sensibilità, il rispetto, l'amore per il prossimo, non si imparano sui banchi di scuola sono sentimenti innati o si ama con tutto se stessi, o non si ama, non si concedono mezze misure, più si è sofferto nella vita più questi sentimenti sono vivi.
Ama con tutto te stesso... abbi rispetto di te e degli altri... sii sensibile verso le nefandezze umane e sarai amato. Rispettato allo stesso modo!

Osvaldo Leone

GLI INDIVIDUI LITIGIOSI





Gli individui litigiosi non ispirano mai fiducia; ostacolano solo la soluzione dei problemi, in qualsiasi contesto o situazione abbiano modo di manifestarsi. 
Dalla politica ai rapporti interpersonali.
Purtroppo, essi traggono un perverso godimento più nel contagiare la loro infelicità e frustrazione che nel ritrovare un'armonia interna e esterna smarrita.
Non va quindi offerta energia al litigio quando tende ad emergere, alimentandolo facendosi coinvolgere nella spirale del conflitto.

Praj

SAI COSA SIGNIFICA IMPARARE?







Sai cosa significa imparare?
Quando impari veramente, impari dalla vita; non c’è un insegnante particolare da cui imparare. Tutto ti è di insegnamento: una foglia morta, un uccello in volo, un profumo, una lacrima, il ricco e il povero, coloro che piangono, il sorriso di una donna, l’alterigia di un uomo. Impari da ogni cosa, quindi non hai bisogno di guide spirituali, di filosofi, di guru. La vita stessa ti è maestra, e tu sei in uno stato di costante apprendimento.

JIDDU KRISHNAMURTI

lunedì 21 novembre 2011

MI PIACE




Mi piace sviluppare la mia coscienza, per capire perchè sono vivo.
Che cos’è il mio corpo, e che cosa devo fare
per cooperare con i disegni dell’universo.
Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili.
Che si crea false forme di condotta, plagiata da personalità importanti.
Mi piace rispettare gli altri, non per via delle deviazioni narcisistiche della loro personalità,
ma per come si sono evoluti interiormente.
Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio.
Il cui cuore critica gli altri senza sosta.
La cui sessualità vive insoddisfatta.
Il cui corpo s’intossica senza saper apprezzare di essere vivi.
Ogni secondo di vita è un regalo sublime.
Mi piace invecchiare, perchè il tempo dissolve il superflo, e conserva l’essenziale.
Non mi piace la gente, che per retaggi infantili, trasforma le bugie in superstizioni.
Non mi piace che ci sia un papa, che predica senza condividere la sua anima con una papessa.
Non mi piace che la religione sia nelle mani di uomini che disprezzano le donne.
Mi piace collaborare, e non competere.
Mi piace scoprire in ogni essere, quella gioia interna che potremmo chiamare Dio interiore.
Non mi piace l’arte che serve solo a celebrare il suo esecutore.
Mi piace l’arte che serve per guarire.
Non mi piacciono le persone troppo stupide.
Mi piace tutto cioò che provoca risate.
Mi piace affrontare volontariamente la mia sofferenza,
con l’obbiettivo di espandere,
la mia coscienza.

Alejandro Jodorowsky

domenica 20 novembre 2011

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI





Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò. Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse,sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio. Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci. Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti. 


Gabriel García Márquez

A TUTTI I FOLLI





A tutti i folli.
I solitari.
I ribelli.
Quelli che non si adattano.
Quelli che non ci stanno.
Quelli che sembrano sempre fuori luogo.
Quelli che vedono le cose in modo differente.
Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo.
Potete essere d’accordo con loro o non essere d’accordo.
Li potete glorificare o diffamare.
L’unica cosa che non potete fare è ignorarli.
Perché cambiano le cose.
Spingono la razza umana in avanti.
E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni.
Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.

Steve Jobs

COME POSSO DIMENTICARTI?





Come posso dimenticarti?
Nel tuo silenzio
so che tu mi vuoi bene.
Anche tu,
quando io taccio,
sai che te ne voglio.
Sei la mia seconda anima.
Entra nel segreto del tuo cuore
e osserva in esso
il tuo amore per me:
vi scorgerai
il mio per te.

Sant'Anselmo d' Aosta

NON BASTA CHE TU FENDA LA TEMPESTA





Perché hai promesso un giorno così bello,
senza mantello lasciandomi andare,
per farmi cogliere da fosche nubi
che in lercio fumo celano il tuo sfarzo?

Non basta che tu fenda la tempesta
per asciugarmi la pioggia sul viso:
nessuno può un balsamo lodare
che la piaga risana e non il morbo.

Né la vergogna medica la pena:
se tu ti penti, a me rimane il danno.
Magro sollievo è il dolor di chi offende

a chi porta la croce dell'offesa.
Ma le lacrime che il tuo amore versa,
ah, ricche sono e redentrici perle.

William Shakespeare, SONETTO 34

LA PERDITA DEL CUORE





Ho lasciato il mio cuore in cima ad una montagna troppo alta e distante da qui per riuscire a trovarlo ora. E’ questo il destino di chi prosegue a camminare disilluso e ferito senza fermarsi, anche quando una vera destinazione non si rivela, non esiste, non c’è. E’ questa la vita dei pellegrini emozionali che sorridono alla propria condanna: sereni, consapevoli ed esperti nel convertire i propri dolori in virtù. E’ questa la storia di chi sa vedere il bello in ogni persona ma per paura e sensibilità estrema non vuole osservarlo mai. Siamo noi a trovare nei ricordi inestimabili tesori e nei sogni i loro unici eredi. Ho perduto il cuore lì, su quella montagna ed ora sono troppo stanco per andare a cercarlo, ora voglio solo aspettare che un sorriso… mi dia la mia salvezza.

Tiziano Ferro

sabato 19 novembre 2011

NON CI INTENDIAMO MAI





Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!


Luigi Pirandello

venerdì 18 novembre 2011

MI SONO CHIESTA



Mi sono chiesta quando ero lì per terra cosa veramente contasse in un rapporto fra persone che si vogliono bene!
E la sola risposta ovvia, quando sei lì per terra, è stata che "voler bene" equivale a dare
sempre 100 del proprio 100 a chi ti regala il 100 del suo 100...e non può bastare dal "99 in giù"
perché sarebbe solo un'ipotesi di sentimento, "un pensare di voler bene", non certezza, quella
certezza che senti dentro e che non ti fa porre neanche la domanda.

(Mena Lamb)

OGGI HO PENSATO A TE





Oggi ho pensato a te e ti ho pensato così tanto che mi è venuta voglia di farti un regalo.

Anzi non uno, ma tanti.

Ho pensato che doveva essere una cosa che ti piacesse e che tu potessi usare ovunque.

Così sono andata a cercare… ho comprato sole, pioggia, vento, sorriso e appena 50 grammi di lacrime perché non ce n’erano piu’.

Il commesso mi ha detto che erano esaurite in quanto i clienti ne compravano tante.

Ho comprato un pacchetto di ragione perché tu la mescolassi con il sorriso.

Ho comprato sincerità perché tu la usassi sempre.

Nel negozio c’era un vaso enorme di comprensione perché non c’era molta richiesta. E così ho deciso di comprarla tutta.

Ho comprato delle bottigliette di romanticismo e gentilezza perché tu possa usarle con le persone che ami.

Sai amico, lì nel negozio c’era un grande vaso di orgoglio, tanto richiesto, ma non l’ ho comprato perché non lo usassi.

Ho comperato una confezione di amore, pace e speranza perché tu la possa usare quando tutto sembra perduto.

C’era pure qualcosa di molto triste: ho visto molte persone comperare solitudine che era arrivata perfino a mancare, talmente era la richiesta.

Ho comperato anche confezioni di amicizia e solidarietà, tanto necessaria per vivere da fratelli.

Infine ho comperato un cuore perché tu vi possa conservare tutti questi doni.

Tutto questo te lo regalo perché tu possa avere una vita serena e gioiosa, ma non dimenticare mai di aprire il pacchetto del sorriso!

(Anonimo)

SE IL MIO CUORE POTESSE PARLARE





Se il mio cuore potesse parlare,
quante cose avrebbe da dire,
ti narrerebbe di passioni profonde, sentimenti sinceri,
perché tu lo sai, egli non sa cosa vuol dire mentire,
non conosce ragione,
non cerca ricchezza,
a lui basta anche solo una languida carezza.
Quello per cui vive, batte e combatte,
è qualcosa che va ben oltre ogni illusione.
Quello che lui cerca e ricerca con forza incessante,
è un sentimento vero, profondo, vibrante,
per cui ogni cosa è disposto a sacrificare,
per quell'irruenta, incontenibile, voglia d'amare.

Voglia d'amare e di essere amato,
ma quante volte è stato ingannato,
deriso, usato, umiliato,
quanto dolore, furore ha provato,
quante volte è stato spezzato,
molte volte l'ho sentito ferito,
ma non l'ho mai visto sconfitto.
In lui non c'è posto per il disprezzo,
non serba rancore, non brama vendetta,
anche se a volte ciò che gli resta è soltanto tanta amarezza.

Tutto questo però non l'ha cambiato, non l'ha inaridito,
è sempre rimasto lo stesso,
anzi ogni volta il suo pulsare si è fatto più intenso,
ed io ho continuato a sentirlo, a seguirlo,
perché è dal mio piccolo cuore che scaturisce ogni mio sentimento,
senza di esso non esiste emozione.
In ogni cosa che penso, che dico o che faccio,
in ogni mio singolo gesto, c'è sempre del mio cuore il riflesso.
Ah, se lo lasciassi fare, ogni cosa lui saprebbe trasformare,
ed ogni mio sogno diverrebbe realtà,
e la realtà un sogno bellissimo da cui nessuno mi potrebbe svegliare.
Ah, se il mio cuore potesse parlare,
le corde melodiose dei tuoi sentimenti saprebbe far risuonare.
Se potessi farti sentire il suono della sua voce che ti sfiora la pelle,
che ti sussurra dolci parole,
come solo lui sa fare, che lui solo può usare.
Quel suo dolce bisbiglio,
come il tenero canto d'un usignolo al risveglio del giorno
desterebbe il tuo cuore assopito,
ed il loro battito diverrebbe uno solo,
sommesso, profondo,
eppur così forte da far sembrare silenzio tutto ciò che sta intorno.
Così potente da far zittire di colpo,
tutto l'odio, l'invidia, l'arroganza del mondo.
Così penetrante da far risaltare ogni particolare,
tanto che basta un sorriso, uno sguardo per farti sognare.
Ah, se il mio cuore potesse parlare...

Xavier Wheel