martedì 25 settembre 2012

BRACCIA ALLUNGATE INVANO



Ho parole straniere in punta di lingua.
Un nodo stretto allo stomaco.
Se non ti parlo è perché ti ho detto più di quanto saprei dirti….
Con fili di silenzio ti ho disegnato: il lungo travaglio della mente che ti partorisce ogni quando mi ma

nchi.
Ti fai sospiro e tormento.
Per troppe braccia allungate invano.
Troppi occhi lanciati all’orizzonte del tuo divenir sostanza ad ogni costo.

Anileda Xeka

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