martedì 6 settembre 2011

LEGGERE IL DOLORE





La capacità di leggere il dolore degli altri è una facoltà di pochi, ma dovrebbe essere di molti; regalerebbe più gioia e sorrisi, più serenità e dolcezza, se solo si riuscisse a comprenderne le cause e si agisse per evitarle o per curarle.
C'è chi riesce ad esternarlo, con la rabbia o con le offese, provocando ancora più dolore, e chi preferisce invece rimanere in silenzio perché è troppo profondo e sordo per avere parole.
Si rimane in silenzio quando abbiamo pesi sull' anima, e quando dobbiamo curare ferite troppo profonde, laceranti e sempre vive; ma quando si torna a rialzarsi, si volgerà la lacrima in sorriso a chi ci è sempre ancor vicino.
Leggere il silenzio non è difficile se si usa il cuore.


Siria Sereni 



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