domenica 24 luglio 2011

CONTROLLARE LA RABBIA PER COMUNICARE







E' sempre difficile che gli altri capiscono i motivi dell'ira, e di cosa gli si dica loro, pur usando il garbo, l'educazione, e il rispetto dovuto.. che spesso a noi non è, e non è stato riservato, né ci sono state risparmiate cattiverie e accuse infami ed infondate.. ma se si deve fare, fatelo sempre dopo esservi calmati, controllando e usando le parole adeguate, i toni pacati e soprattutto la capacità di essere generosi quando l'altro è già in "ginocchio"... e per farlo dovete provare ciò che l'altro sente ed essere capaci di consolare, anche se non siamo mai stati oggetto di una tale accortezza:

"Quando siamo arrabbiati possiamo avvertire il bisogno di comunicare ciò che sentiamo, ma il problema è come farlo. Buttare semplicemente addosso alla gente la nostra rabbia non è gentile né efficace. Forse si pensa: «Beh, sono così ottusi che ho bisogno di gridare per arrivare fino a loro».
Ma è difficile per le altre persone accogliere ciò che si dice loro se si urla, perché si alzano istintivamente gli scudi. Gli altri sono preda della reazione compulsiva che passa per le loro teste proprio come lo siamo noi della nostra rabbia. Se ci concediamo di calmarci prima di affrontare la situazione, possiamo lasciar andare la rabbia e l'atteggiamento difensivo.
Come tutti abbiamo sperimentato, non si riesce a pensare obiettivamente quando si è preda di una forte emozione. C'è bisogno di spazio per pensare con chiarezza, per vedere ciò che veramente ci disturba, per poi decidere che cosa veramente abbiamo bisogno di — o vogliamo — comunicare."

Lama Palden


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