giovedì 14 luglio 2011

LA RESPONSABILITA' DELLO STATO D'ANIMO COLLETTIVO









Possiamo credere di essere persone pacifiche, serene e tranquille e che siano gli altri a farci guerra e potremmo anche ritenerci dei veri rappresentanti della pace, ma questa nostra presunzione non sempre corrisponde alla realtà.

Osservando in profondità ci accorgiamo che le radici della guerra sono presenti nel nostro stile di vita privo di consapevolezza e di autocritica.
I sentimenti che proviamo non posso essere frutto di finzione, perché noi, in realtà, non possiamo far altro che comunicare il nostro più autentico stato d'animo.
Molti predicano la pace, ma dentro di loro sono pieni di aggressività e di sentimenti di dominio; e al fine, saranno proprio questi stati d'animo che essi comunicheranno.
Si delinea quindi una nostra responsabilità individuale negli stati d'animo collettivi; esiste un "dovere alla serenità", il dovere cioè di diffondere intorno a noi sentimenti, se non di benevolenza o di amore, almeno di equilibrio.
Non c'è modo di dare la pace al mondo se non la proviamo dentro noi stessi.
"Il tuo primo dovere è di far felice te stesso, quando sarai felice, farai felici anche gli altri." (Feuerbach)




Siria Sereni

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